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CISL FP Monza Brianza Lecco. Assemblea unitaria regionale dei lavoratori delle sedi lombarde dell' Associazio

2025-06-16 13:46

CISL FP Monza Brianza Lecco

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CISL FP Monza Brianza Lecco. Assemblea unitaria regionale dei lavoratori delle sedi lombarde dell' Associazione “La Nostra Famiglia”

Rotto il tavolo di trattativa nazionale con "La Nostra Famiglia": in Lombardia assemblea unitaria dei lavoratori delle sedi delle province di Como, Lecco, Milan

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Rotto il tavolo di trattativa nazionale con l' Associazione "La Nostra Famiglia": questo l'argomento all' ordine del giorno dell' assemblea unitaria regionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle sedi delle province di Como, Lecco, Milano, Monza Brianza e Varese dell' Associazione, che si sta tenendo oggi, in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, presso la sede di Bosisio Parini.




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Lo scorso 12 giugno, si è svolto l’ultimo incontro nazionale con L’Associazione per tentare responsabilmente la sottoscrizione di un accordo che ponesse fine alla vertenzialità in corso, e desse il giusto riconoscimento contrattuale a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. Un incontro purtroppo conclusosi con la rottura del tavolo di trattativa viste le proposte dell’Associazione La Nostra Famiglia giudicate irricevibili dalle OO.SS.


L'assemblea unitaria regionale è stata indetta con lo scopo di aggiornare ed informare le lavoratrici e i lavoratori sulla rottura delle trattative, confrontandosi e condividendo le azioni sindacali e la prosecuzione dei percorsi giudiziari.


Nel corso di questi lunghi e difficili mesi di trattativa, avviati il 19 febbraio di quest’anno, le OO.SS. hanno costantemente dimostrato la propria disponibilità per definire una soluzione che fosse rispettosa delle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori portate avanti negli ultimi 5 anni, puntualmente confermate in ogni grado di giudizio, sino alla Suprema Corte di Cassazione.


Queste le richieste delle OO.SS. chiare sin dall’inizio ma disattese dall’ Associazione:



  • l’applicazione del CCNL Sanità Privata Aris-Aiop a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori a prescindere dalla data d’assunzione presso ALNF;
  • garanzia del giusto indennizzo economico;
  • corretta applicazione delle 36 ore settimanali.


L’Associazione ha continuato a tenere nascoste le sue reali disponibilità, emerse con definitiva chiarezza solo nell’ultimo tavolo di trattativa:



  • la volontà d’applicare il CCNL Sanità Privata Aris-Aiop solo agli assunti sino al febbraio 2020, con decorrenza economica luglio 2025, mentre nulla viene garantito agli assunti dopo tale data;
  • il pagamento di un una tantum economica, oggettivamente irricevibile, con cifre che difficilmente avrebbero coperto il 50% di quanto spettante in applicazione del corretto CCNL, pari a 4.000 euro lordi medi da erogare in 4 tranches annuali, a partire dal secondo trimestre 2026;
  • il riconoscimento per le lavoratrici e i lavoratori che hanno subito il cambio contrattuale, delle 2 ore svolte dal 2020 sino a giugno 2025 nella percentuale del 70 %, quindi con una perdita secca del 30%, da poter utilizzare sono al termine della propria attività lavorativa;
  • sempre per gli stessi lavoratori sopra citati il mantenimento delle 38 ore settimanali sino a dicembre 2025 in via transitoria, attraverso l’uso di una banca delle ore ordinaria; a coloro che sono stati assunti dopo febbraio 2020 invece, solo un’inconsistente ipotesi di un confronto sindacale da avviarsi in futuro e senza alcun vincolo concreto o impegno formale da parte dell’Associazione sull’applicazione anche a loro del contratto sanità privata;
  • la validità dell’accordo in oggetto esclusivamente dietro sottoscrizione di almeno l’87% delle conciliazioni sui dipendenti in forza e il 20% dei dimessi, in un arco temporale di 120 giorni; proposta anche quest’ultima irricevibile perché impraticabile da un punto di vista legale.



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Le OO.SS. hanno subito espresso la loro contrarietà a queste proposte ritenute inaccettabili e lesive dei diritti e delle aspettative legittime dei dipendenti della Nostra Famiglia, sia per quanto riguarda l’applicazione del corretto CCNL nei suoi istituti normativi ed economici, senza deroghe, sia per quanto riguarda l’indennizzo economico dovuto, continuando inoltre a discriminare lavoratrici e lavoratori che ogni giorno lavorano insieme ma vengono trattati in maniera diversa.


FP CGIL CISL FP UIL FPL hanno quindi rigettato con fermezza tali pretese. Ribadendo la ferma intenzione di proseguire, al fianco dei dipendenti, il percorso vertenziale anche attraverso  nuove azioni sindacali fino al raggiungimento del riconoscimento del CCNL sanità privata a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Associazione.




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